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Una stampa dedicata al Carnevale

L’A.S.A.C. esprimendo il proprio vivo compiacimento per la ripresa del maggiore evento eporediese, dopo la sosta forzata a causa della pandemia nell’ultimo triennio, ha deciso di proporre ai suoi soci e a tutti i canavesani la riproduzione anastatica a grandezza naturale di quello che a tutti gli effetti può essere considerato uno dei primi manifesti del Carnevale d’Ivrea, stampato dalla Tipografia Garda nel 1868 (quindi un decennio esatto dopo l’istituzione della figura della Mugnaia). L’immagine con la “Zappata dello scarlo” del lunedì grasso sulla piazza municipale è ben nota, mentre non si può dire altrettanto del suo autore, tuttora ignoto.

Lo storico Lorenzo Faletto sul volume Il Carnevale di Ivrea nelle antiche stampe riferisce tra l’altro: «…Dalla matrice lignea originale utilizzata per la presente tavola furono tratte varie incisioni. Una delle più antiche reca la data del 1888…».    Dell’incisione qui riprodotta, risalente a venti anni prima, nell’ultimo secolo e mezzo abbondante si erano perse le tracce, al punto di risultare sconosciuta agli storici e agli appassionati delle “carnascialesche cose”. La stampa è completata da due colonne laterali di testo, con il “Regolamento per le feste” (un vero e proprio “Proclama del Generale”, all’epoca Giuseppe Aldisio), il “Programma delle feste” e la canzone “Origine del Carnovale” del Professor Ferdinando Bosio.

La stampa, di cui sono stati tirati 300 esemplari numerati, viene distribuita contro un’offerta minima di 20 euro, con sconto di 5 euro per i soci in regola con la quota sociale 2022. Per averla è sufficiente rivolgersi alla Libreria Garda di via Palestro oppure telefonare ai seguenti nostri recapiti: 3478042690 e 3478042690.

Il Consiglio Direttivo dell’A.S.A.C.

CONCERTO DI NATALE

VERSO IL NATALE CON SOLIDARIETÀ

Castello di Masino
Due giorni per la lettura
Sabato 12 e domenica 13 Novembre

Il programma degli incontri

 SABATO 12 NOVEMBRE

* Ore 11 nel Salone Marchesa: Pedro Manuel Cátedra García e Alessandra Basso, L’impronta di Bodoni

Dagli scaffali della Biblioteca, il Manuale tipografico di Giambattista Bodoni

Il professor Cátedra, studioso esperto di bodoniane, dialogherà con la bibliotecaria Alessandra Basso sull’importanza che ha avuto Giambattista Bodoni, il maggiore esponente dell’arte tipografica nel XVIII secolo, nell’ambito della cultura settecentesca e sul ruolo delle biblioteche private per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio librario.

* Ore 12.45 nel Salone dei Savoia: Sara Martinetti, «Viaggiare sedendo»: il Theatrum Sabaudiae tra parole e immagini

Dagli scaffali della Biblioteca, il Theatrum Sabaudiae

Il Teatro degli Stati del Duca di Savoia (Theatrum Sabaudiae) è un’opera di grande formato in due tomi, pubblicata ad Amsterdam nel 1682. Un libro voluto dai Savoia come eloquente biglietto da visita presso le corti d’Europa, in anni cruciali per la storia del piccolo ducato che sta per diventare regno. “Teatro”, ovvero “rappresentazione”, di un territorio che si mostra favorito dalla natura, poiché fertile e situato in una posizione strategica, ma anche bene amministrato e ottimamente difeso dai duchi. Una miniera di immagini e di parole che verrà ripercorsa sulle pareti del Salone dei Savoia al Castello di Masino – che dalle vedute del Theatrum traggono puntuale ispirazione – con un intervento speciale di Sara Martinetti, storica dell’arte specializzata nella relazione tra fonti testuali e decorazioni dipinte.

* Ore 14.30 nel Salone Marchesa: Flavia Gentili, A voce alta. Ascoltare le storie, da Omero agli audiolibri

Dagli scaffali della Biblioteca, l’Odissea

La Biblioteca del Castello conserva volumi manoscritti e opere a stampa, due forme diverse per comunicare idee e pensieri. Se la stampa è storicamente l’evoluzione del testo manoscritto, le due modalità hanno convissuto nei secoli. Testi in bella grafia seicentesca e settecentesca condividono lo scaffale della Biblioteca di Masino con opere pubblicate a partire dalle fine del Quattrocento. Flavia Gentili si soffermerà sul tema degli audiolibri, che negli ultimi anni hanno trovato grande diffusione presso un pubblico molto eterogeneo e che sono un modo ancora diverso di raccontare, non più legato alla materialità della carta e di fatto non tanto distante dalla genesi orale dei capolavori dell’epica classica.

* Ore 14.30 e ore 16 negli spazi del Laboratorio nella Torre dei Venti: Marzia Sottero, Il castello incantato

Tra i testi conservati nella Biblioteca di Masino, spiccano opere per ragazzi tuttora familiari, quali gli scritti di Rudyard Kipling e dei fratelli Grimm, i libri di avventura di Salgari e di Verne, le opere di Alexandre Dumas. Marzia Sottero è autrice di libri per ragazzi e li presenterà al pubblico da lei prediletto, quello dei giovanissimi. Lo farà in forma di gioco-laboratorio per coinvolgere anche i più piccoli alla scoperta dei libri della Biblioteca.

* Ore 16 nel Salone Marchesa: Fabio Stassi, Storie allegre

Dagli scaffali della Biblioteca, Storie allegre di Carlo Collodi

Tra gli autori amati dai Valperga non poteva mancare Carlo Collodi: le sue Storie allegre, nell’edizione fiorentina del 1942, hanno allietato i pomeriggi del conte Luigi (1930-2002), ultimo erede della famiglia. Fabio Stassi, scrittore e bibliotecario presso la Biblioteca di Studi orientali dell’Università La Sapienza di Roma, riprende il tema collodiano nella sua ultima fatica letteraria, Mastro Geppetto: un racconto di storie di famiglia e di letture d’infanzia, di biblioteche e di incontri, oltre che dei tanti fantasmi che definiscono l’immaginario di un lettore prima che di uno scrittore.

 

DOMENICA 13 NOVEMBRE

* Ore 11 nel Salone Marchesa: Ginevra Lamberti e Nicola Cosentino, Un castello per chi scrive

L’autrice Ginevra Lamberti presenterà in anteprima il suo racconto scritto durante la residenza letteraria al Castello di Masino.

* Ore 12.45 nel Salone dei Savoia: Sara Martinetti, «Viaggiare sedendo»: il Theatrum Sabaudiae tra parole e immagini

* Ore 14.30 nel Salone Marchesa: Piero Fabbri e Rodolfo Clerico, Il Tempo al tempo dell’Abate

Dagli scaffali della Biblioteca, una miscellanea di studi scientifici di Tommaso Valperga

Tommaso Valperga di Caluso è stato poeta, letterato, linguista, orientalista, matematico, astronomo; un vero e proprio erudita. Come tutte le menti illuminate, continuava a interrogarsi sulla natura del tempo. La sua residenza più cara, il Castello di Masino, è istoriata all’esterno da molte meridiane. Indagando la natura delle meridiane ancora visibili a Masino e sfogliando alcuni suoi scritti scientifici, i matematici Piero Fabbri e Rodolfo Clerico, impegnati da anni nella divulgazione scientifica e autori di diverse pubblicazioni a riguardo, faranno conoscere al pubblico.

* Ore 16 nel Salone Marchesa: Mario Baudino e Daniela Bruno, Romanzi d’interni. Storie notturne tra libri, eroi e fantasmi

Dagli scaffali della Biblioteca, l’Encyclopédie di Denis Diderot e Jean Baptiste Le Rond d’Alembert

Dimora nobiliare abitata ininterrottamente dalla stessa famiglia per quasi mille anni, il Castello di Masino offre al visitatore il sovrapporsi e armonizzarsi di gusti, tendenze, mode attraverso i secoli; allo stesso tempo, le sue sale sono luoghi vissuti, che raccontano storie del passato. Partendo dal suo libro Il teatro del letto, il giornalista e scrittore Mario Baudino dialogherà con Daniela Bruno, vicedirettrice generale del FAI per gli Affari Culturali, sul concetto di dimora come luogo da cui iniziano le storie, vissute e raccontate. E tante sono quelle che attraversano Masino, un microcosmo paragonabile a l’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert, conservata in Biblioteca nell’edizione livornese in folio del 1770-1775.

Presentazione pubblicazioni ASAC 2022

Sabato 29 ottobre 2022 alle ore 16,30 presso la chiesa di San Gaudenzio avverrà la presentazione dei volumi ASAC riservati ai soci e la loro distribuzione ai soci presenti.  Per coloro che non potranno partecipare la distribuzione avverrà come di consueto.

ASSEMBLEA SOCI

SABATO 14 Maggio 2022, alle ore 15 in seconda convocazione nella Sala riunioni della sede A.S.A.C. presso la Biblioteca Civica “C. Nigra” di Piazza Ottinetti, 30 – IVREA, si è tenuta
L’ASSEMBLEA DELL’ASSOCIAZIONE

L’assemblea, all’unanimità, ha

  • Approvato il Bilancio consuntivo 2021;
  • Approvato il Bilancio preventivo 2022;
  • Ha trattato i temi proposti dal Presidente: Attività sociale (campagna sociale, pubblicazioni, sito web, conferenze, iniziative varie, anche in occasione di “Ivrea Capitale del Libro 2022”);

In particolare si è deciso:

  1. Di proseguire l’attività dell’associazione nelle scuole,
  2. Di partecipare al bando della città di Ivrea relativo all’evento Ivrea Capitale del Libro.

La quota associativa per il 2022, invariata a 40 euro, dà diritto a tre pubblicazioni riservate ai Soci: Bollettino Asac n. 22; volumi sui Dalle valli del Canavese alle miniere della Sardegna di Grazia Villani e Statuti della Val di Brosso Anno 1465 di Guglielmo Berattino.

Il pagamento della quota 2022 può essere effettuato:

  • Con bonifico al conto di Bancoposta intestato ad ASAC – Associazione di Storia e Arte Canavesana, con IBAN IT49T0760101000000030943120-
  • Contattando direttamente il consiglio direttivo dell’ASAC (3478042690 – 3348437365 )

Le pubblicazioni possono essere ritirate dai soci nei nostri depositi previo appuntamento telefonico e nelle Biblioteche civiche di Caluso, Castellamonte, Cuorgné, Rivarolo, Strambino. Ai soci residenti in Ivrea e nell’Eporediese le pubblicazioni vengono recapitate direttamente a casa. I soci residenti al di fuori del Canavese possono ricevere i volumi a mezzo posta versando 5 euro aggiuntivi alla quota annuale.

A causa di spiacevoli disguidi verificatisi negli ultimi anni, invitiamo i Soci, se possibile, a privilegiare il pagamento della quota annuale attraverso BONIFICO, che ci consente di risalire più rapidamente e senza errori a chi ha effettuato il pagamento (cosa meno fattibile con l’uso del bollettino postale). In ogni caso, preghiamo i Soci di confermarci l’avvenuto versamento della quota alla mail del Presidente o ai predetti numeri telefonici.

LE ULTIME NOVITA' SULLA QUESTIONE DEL 'GOLDEN CHARIOT'

Dalla riunione tra funzionari ministeriali e istituzioni coinvolte tenutasi al principio del 2019, finalmente, alla fine del mese di novembre, la pratica relativa alla biga di Monteleone è giunta all’ufficio legale del Ministero . Si tratta di un ulteriore passo verso l’inserimento del prezioso reperto nella lista dei Beni da recuperare

LA BIGA DI MONTELEONE SU 'ARCHEOLOGIA VIVA'

Informiamo che sul numero di gennaio-febbraio 2020 di Archeologia Viva, é comparso un articolo relativo alla biga di Monteleone firmato da Guglielmo Berattino. Si tratta di una breve sintesi relativa alla questione, ormai famosa, dello stupendo reperto conservato, arbitrariamente, presso il Metropolitan Museum di New York

    

LETTERA ALLA SOPRINTENDENZA DA PARTE DI ASAC, CORSAC DI CUORGNE' E TERRA MIA DI CASTELLAMONTE

LETTERA DI INTENTI TRA ASAC E VIA FRANCIGENA DI SIGERICO

Premessa

L’Associazione La Via Francigena di Sigerico, di Ivrea, fa parte dell’associazione europea delle Vie Francigene ed ha come principali obiettivi: 1) presidiare il tratto canavesano della via Francigena di Sigerico attraverso la verifica costante della fruibilità, decoro e possibili migliorie del percorso, anche attraverso it coinvolgimento degli enti locali; 2) promuovere, attraverso servizi informativi e di supporto ai ‘pellegrini’ provenienti da ogni dove, la conoscenza e la fruizione della via Francigena (riconosciuta dal Consiglio d’Europa tra gli “Itinerari Culturali Europei” e attualmente impegnata nell’acquisizione del riconoscimento dell’UNESCO come patrimonio dell’umanità); 3) garantire ai propri associati una attività culturale fatta da escursioni finalizzate alla conoscenza di realtà storiche, culturali e naturalistiche attinenti in senso lato alla devozione popolare ed al ‘cammino lento’; 4) promuovere la conoscenza e la fruizione attiva della via Francigena presso gli istituti scolastici, Enti, Associazioni e Istituzioni territoriali a vario titolo.

L’Assodazione di Storia e Arte del Canavese – Ivrea, con i suoi 60 anni di vita essendo ideale continuazione della precedente Società Accademica di Storia ed Arte Canavesana rappresenta uno dei maggiori centri culturali impegnati nello studio della storia e del patrimonio artistico del Canavese. Ha come principale obbiettivo la realizzazione di una attività editoriale volta a garantire annualmente la pubblicazione del Bollettino e di uno o due testi monografici realizzati dai soci ed aventi per oggetto rilevanti eventi storici, personaggi, costumi, tradizioni popolari, beni artistici e naturalistici relativi alla terra canavesana. Oltre a tale attività di studio, ricerca e divulgazione, l’Associazione tiene rapporti con il mondo delle scuole e di altre istituzioni culturali sulle predette aree tematiche in un’ottica di valorizzazione della conoscenza del territorio come bene comune.

Impegno  reciproco

Stanti le suddette premesse le due associazioni, dichiarano la loro volontà di proporsi come interlocutori degli enti territoriali sulle politiche culturali e di favorire strategie di rete in Ivrea e nel Canavese con istituzioni scolastiche, Università della Terza Età, biblioteche, musei, fondazioni ed associazioni culturali operanti sul territorio.

Su un piano più specifico  le due associazioni  si impegnano a stabilire  forme  di partnership  finalizzate                                                                                    a:

  • dare informazione delle reciproche iniziative, attraverso modalità da definirsi in riferimento ai rispettivi canali di comunicazione informatica (siti internet, mailing list, eventuali social media, ecc.);
  • realizzare congiuntamente ad Ivrea nel corso del 2020 di un paio di eventi dedicati alla conoscenza di specifiche opere e memorie culturali del territorio canavesano, con la formula della presentazione del tema fatta da alcuni studiosi (miniconvegno) seguita da una passeggiata di illustrazione dal vivo di quanto esaminato;
  • far sì che tali eventi, da realizzarsi con il coinvolgimento delle autorità locali e da promuovere con le opportune forme di marketing, siano occasione per la stesura di brevi quaderni rnonoqrafici;

Si conviene altresì di dar vita ad un gruppo di studio, con rappresentanti delle due associazioni, per rendere operativo quanto espresso ai punti precedenti.