Dalle valli del Canavese alle miniere sarde Storie di emigrazione
da “La Sentinella del Canavese” del 28 Ottobre 2022
di Franco Farnè
IVREA – Si terrà domani, sabato 29, alle 16.30, nella chiesa di San Gaudenzio di Ivrea, la presentazione del libro di Grazia Villani “Dalle valli del Canavese alle miniere della Sardegna”, edito dall’Asac, l’Associazione di Storia e arte canavesana di Ivrea.
«Si tratta – spiega Tiziano Passera, giornalista e presidente dell’Asac – del suggestivo spaccato di una delle più significative ma al tempo stesso dimenticate pagine dell’emigrazione piemontese e valchiusellese in particolare. Sono infatti trascorsi quasi due secoli da quando frotte di lavoratori canavesani, molti dei quali avevano già lavorato nelle nostre miniere, raggiunsero la Sardegna, a sua volta ricca di impianti estrattivi ma carente di braccia forzute come potevano essere quelle dei nostri conterranei, specie quelli provenienti dalle nostre montagne».
«Le loro vicende – continua- vengono raccontate per la prima volta in un modo significativo ed esauriente, restituendoci squarci di vita lavorativa, ma anche di una società sarda che poco alla volta accanto ai nativi vide inserirsi felicemente gli emigranti piemontesi e sovente le loro famiglie».
Nel volume non manca un rapido quanto esauriente sguardo agli aspetti minerari della Valchiusella, che rifornì in massa la zona dell’Iglesiente di braccia generose ed esperte. La consistenza del fenomeno migratorio dal Piemonte alla Sardegna traspare, oltreché dalla narrazione di Villani, accattivante e mai prolissa, dai lunghi elenchi che caratterizzano la consistente quanto interessante appendice ricca di ben 1.200 nomi gran parte dei quali completi di dati anagrafici che illuminano sulla provenienza dei lavoratori e dei loro congiunti.
«La nostra associazione – sottolinea il presidente Passera – è orgogliosa di aver pubblicato questo volume, che affronta un argomento sinora ingiustamente ignorato da molti canavesani, una sorta di diaspora ottocentesca ormai dimenticata. Certo, qualche ricordo importante permane nei discendenti di quei minatori che emigrarono in Sardegna, ma il ricordarne le gesta e le peripezie con un libro credo rappresenti il modo giusto per valorizzare e rendere onore ai loro sacrifici».
Il libro sarà presentato insieme alle altre pubblicazioni edite per il 2022 dall’Asac (Bollettino n. 22 e Statuti della Val di Brosso Anno 1465, a cura di Guglielmo Berattino), che saranno distribuite ai soci presenti. —
F.F.