Castello di Ivrea, 500 anni fa l’Adrianeo Un convegno ricostruisce la festa
da “La Sentinella del Canavese” del 03 Dicembre 2022
di Franco Farnè
IVREA – Si tiene venerdì 2, all’auditorium del Liceo Botta, dalle 15 alle 18, a ingresso libero, il convegno Il Castello d’Ivrea a cinquecento anni dall’Adrianeo, organizzato dall’Asac (Associazione di Storia e arte canavesana), in collaborazione con l’Associazione culturale Amici del Botta. «Il convegno – illustra il presidente dell’Asac, il giornalista Tiziano Passera – trae spunto dal cinquecentesimo anniversario dell’Adrianeo, nome col quale sono noti i festeggiamenti allestiti in occasione del battesimo di Emanuele Filiberto Adriano, figlio del duca Carlo III di Savoia, avvenuti appunto a metà dicembre del 1522. Al di là delle rievocazioni storiche di qualificati relatori, con particolare riferimento al volume intitolato proprio Adrianeo, edito dalla Società accademica di Storia e arte canavesana nell’ormai lontano 1981, lo scopo della manifestazione è anche quello di fare il punto sul futuro immediato del castello d’Ivrea, in merito al quale interverrà l’assessore all’Urbanistica Michele Cafarelli».
I lavori del convegno, che saranno aperti dalla preside del Botta Lucia Mongiano, saranno coordinati dallo stesso Passera che introdurrà gli interventi dei vari relatori: Silvia Francesca Battistello, autrice di un volume sul Castello d’Ivrea, edito da Pedrini, illustrerà l’evoluzione del maniero nei secoli, Franco Quaccia racconterà Ivrea nel contesto sabaudo, quindi Ermida Blanchietti illustrerà Il mio Adrianeo, il volume che curò e che uscì appunto nel 1981, ristampa anastatica della prima edizione a stampa, risalente al 1865, del manoscritto cinquecentesco stilato da un abile cronista identificato con il solo nome di Antonino. La relazione di Lauro Mattalucci introdurrà quindi i presenti nella pittoresca atmosfera dell’evento allestito in onore del principe Adriano, scandita da letture a cura di Giuliana Reano. Concluderà l’assessore all’Urbanistica Michele Cafarelli, intervenendo sulla situazione attuale dello storico edificio, di cui si prevede, nel 2023, un parziale utilizzo. Sempre di grande interesse sarà certamente la narrazione della festa sontuosa tenutasi al Castello per il battesimo del primogenito di Carlo II di Savoia detto Il buono e di Beatrice d’Aviz (Beatrice del Portogallo) Emanuele Filiberto Adriano, riproposta cinquecento anni dopo. Nato il 19 novembre 1522, il suo battesimo e i festeggiamenti furono un evento memorabile, che si ritrova nel suo Adrianeo, il testo scritto da un certo Antonino, anonimo lombardo accreditato alla festa.
di F.F.